Sede dell’importante Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Gesso per tre giorni in agosto con “Ibbisu Village Fest” diventa centro di attrazione per migliaia di visitatori che possono così apprezzare il buon cibo della tradizione e la sua millenaria storia fra musica, teatro e tanti altri eventi.
L’antico Casale prese il nome dalle numerose cave di solfato di calcio e dalle fornaci, dette “calcare”, nelle quali si produceva e si lavorava “’u ibbisu” (in dialetto), il gesso, e così si chiamò attraverso i secoli: “Gibiso”, “Ibiso”, “Gysa”, “Gypso”. I monaci basiliani, nel sec. XI, ne fecero un importante centro di spiritualità di rito greco-ortodosso, con la fondazione di ben tre cenobi: San Gregorio Magno, San Basilio e San Nicola de Ysa. Nel 1063 una strepitosa vittoria conseguì il Gran Conte Ruggero il Normanno contro gli arabi presso “Gypsum Saracenicum pagum” e la gioia per la vittoria fu così tanta che Ruggero volle fossero edificati un monastero ed una chiesa, a San Gregorio dedicati, naturalmente sull’argine del sottostante torrente “Gallo” a controllo del territorio e delle vie di penetrazione. Tutti e tre i cenobi basiliani sono oggi scomparsi, o quasi, e soltanto ruderi superstiti sono rimasti di San Nicola de Ysa. La Chiesa Madre di Sant’Antonio Abate, ricca di opere d’arte, risale al 1612 ed ha una facciata monumentale, ultimata nel 1623 probabilmente su progetto dell’architetto gesuita Natale Masuccio che due anni prima aveva progettato il Monte di Pietà di Messina.
A Gesso, nel Palazzo Curcio, splendido edificio del 1740 sulla strada principale, il generale borbonico Tommaso De Clary, maresciallo di campo, comandante superiore delle truppe, concordò verbalmente l’”atto di capitolazione” (che sarà poi, il 28 luglio 1860, perfezionato in “Convenzione di resa” nella casa del signor Francesco Fiorentino a Messina) con il maggiore garibaldino generale Giacomo Medici che a Gesso stabilì il suo Stato Maggiore e quartiere generale.
Il 28 settembre 1958, a Gesso, si teneva a battesimo la prima edizione della “Rassegna Voci Nuove”. Era stato l’E.R.A.C. (Ente Ricreativo Artistico Culturale) le cui anime erano Stefano Feminò, Luciano Ordile e Giacomo Sicari, ad organizzare una kermesse musicale che ben presto si sarebbe rivelata una manifestazione d’eccellenza in Italia. Palcoscenico, così come per “Ibbisu Village Fest”, il sagrato e la scalinata della monumentale Chiesa Madre di Sant’Antonio Abate. Nel 1960 il presentatore fu Nuccio Costa, nel 1961 Franca Ferrari “della Radiotelevisione” e nel 1962 Mario Di Giglio, “polifonico artista della Televisione Italiana”. Ad accompagnare i concorrenti, udite! udite! addirittura il complesso di Franco Reitano and his Brothers con un Mino Reitano agli esordi. Per parafrasare la “perla dello Jonio”, Taormina, Gesso diventava “la perla dei Peloritani” e si poteva permettere, dal 13 al 15 settembre 1963, di ospitare sul palco nientepopodimeno che Myriam Del Mare, Henry Wright (il cantante della bellissima “Abat-jour”), Paula e il grande, indimenticabile Enzo Tortora quale presentatore. E naturalmente, il complesso Reitano “and his Brothers”, ormai di casa a Gesso.
La tre giorni d’agosto che si svolge a Gesso si snoda fra musica, cultura, teatro e cibo di strada, all’insegna del sano divertimento e della scoperta di questo antico Casale e dei suoi monumenti. Tre serate presentate da Silvana Paratore con esibizioni di artisti di importanza regionale e nazionale, visite guidate, sfilate di moda, esposizione di vespe del “Vespa Club Taormina”, mostre fotografiche. Una kermesse promossa dall’associazione culturale “Gesso la Perla dei Peloritani” presieduta da Tonino Macrì e organizzata con il coinvolgimento dell’assessorato allo Spettacolo e Tempo Libero Antichi Mestieri e Tradizioni popolari del Comune e il patrocinio della Regione Siciliana e della VI Circoscrizione Peloro. Nell’edizione 2019 di “Ibbisu Village Fest” si sono alternati sul palco la “New Star Fashion Model” con una sfilata di moda; la compagnia teatrale “Koinè” di Venetico con la commedia “Donna Chiarina pronto soccorso"; i Liar Queen Official Tribute Band; lo show di cabaret con Matranga e Minafò dal programma Rai “Made in Sud”; Vittorio Notarnicola e la sua chitarra in “Anche sognando si impara”; i “Falsi d’Autore” da “Insieme Show” e “Sicilia Cabaret” e la musica della “Reunion degli S.O.S.”.
Info:
http://www.gessolaperladeipeloritani.com/
348 971 9570
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